Commento di mercato di Karin Kunrath, Chief Investment Officer di Raiffeisen Capital Management


Bilancio provvisorio di metà anno

Il mercato azionario è stato sostenuto anche dal proseguimento dell'inversione di tendenza degli utili societari su un fronte molto ampio, dalle conseguenti revisioni positive delle stime degli analisti in tutte le aree di mercato, dai livelli ancora molto elevati dei margini operativi e, non da ultimo, dalla prospettiva di tagli dei tassi di interesse nel corso dell'anno.

L'atteggiamento sereno del mercato dei capitali fino ad oggi è sorprendente, se si considerano le numerose crisi geopolitiche e i loro effetti, come l'interruzione delle catene di approvvigionamento nel commercio globale, l'aumento delle tariffe dei trasporti e dei costi delle materie prime - a causa dei premi di rischio più elevati - le condizioni quadro più difficili per le importazioni e le esportazioni a causa dei dazi e di altre restrizioni di politica economica.

L'andamento dei titoli di Stato deve far riflettere, soprattutto perché il calo dei rendimenti che molti si aspettavano in previsione di una riduzione dei tassi di interesse non si è ancora concretizzato. Il risultato non è stato un calo, ma addirittura un aumento dei rendimenti obbligazionari. Nonostante tutti i fattori negativi, negli ultimi mesi i dati economici globali si sono notevolmente rafforzati e le probabilità di recessione si sono notevolmente ridotte. Il fatto che i tassi d'inflazione siano ancora a livelli eccessivi, ma che non abbiano ancora rallentato l'economia globale - né direttamente attraverso i prezzi né indirettamente attraverso i tassi d'interesse, e che quindi le banche centrali siano ancora riluttanti a tagliare i tassi d'interesse di riferimento - probabilmente non era uno scenario previsto.

I dati macro mostrano al momento una certa opacità, mentre il mercato azionario è passato di recente da un massimo all'altro. Il sentiment appare oggi come esagerato e quindi è da considerarsi come indicatore di un certo raffreddamento nel prossimo futuro.

Una panoramica sulle principali classi di attivo

Titoli di Stato francesi con forti aumenti degli spread

I rendimenti dei titoli di Stato a basso rischio sono scesi leggermente a giugno, mentre i titoli di Stato francesi hanno registrato un forte aumento degli spread. Nel complesso, i titoli periferici europei sono rimasti indietro rispetto ai titoli di Stato tedeschi a basso rischio. Pur prevedendo un calo dei rendimenti dei titoli di Stato europei, riteniamo che i titoli di Stato più rischiosi, come quelli francesi o italiani, registreranno performance ancora migliori.

Le obbligazioni societarie hanno beneficiato della prevista crescita economica

Le obbligazioni societarie europee hanno registrato un leggero aumento degli spread a giugno. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che le società e le banche francesi dominano maggiormente il mercato delle obbligazioni societarie in euro (con una ponderazione di circa il 21,5%) e che gli spread dei titoli di Stato francesi sono aumentati notevolmente. A nostro avviso, tuttavia, le obbligazioni societarie dovrebbero continuare a essere richieste. Questa categoria di obbligazioni sta beneficiando di una crescita economica bassa, ma prevista come positiva, e quindi di un contesto in cui non vengono lanciati piani di crescita ad alto rischio da parte dei top manager, né una recessione dannosa per gli utili.

Mercati emergenti: momento economico relativamente buono

Nel complesso, i mercati emergenti mostrano uno slancio economico relativamente buono, anche se meno convincente di quanto ci aspettassimo. Rispetto ad altri asset a spread, riteniamo che gli spread obbligazionari dei mercati emergenti presentino attualmente il miglior profilo di rischio/rendimento.

Scopri di più sui mercati emergenti

Mercati azionari sviluppati: le società superano le aspettative in termini di utili

I mercati azionari internazionali hanno nuovamente guadagnato nelle ultime settimane. La stagione dei bilanci ha rappresentato ancora una volta un fattore di supporto. La maggior parte delle società è riuscita a superare le aspettative e anche le revisioni degli utili hanno recentemente dipinto un quadro positivo. Gli indicatori del sentiment continuano a mostrare dati molto favorevoli e, con ciò, quindi anche il rischio di temporanee battute d'arresto dei prezzi. In linea con il contesto complessivamente positivo, attualmente investiamo maggiormente in azioni.

Mercati azionari emergenti: la performance assoluta rimane positiva

Dopo che ad aprile le azioni dei mercati emergenti avevano sovraperformato a lungo quelle dei mercati sviluppati - in particolare grazie al forte movimento delle azioni cinesi - ora sono nuovamente scese in termini relativi. Tuttavia, il trend assoluto rimane positivo e ci aspettiamo che questo continui nei prossimi mesi, in quanto prevediamo un'ulteriore ripresa degli utili societari.

Mercati delle materie prime: i metalli preziosi restano molto solidi

Nelle ultime settimane i mercati internazionali delle materie prime hanno avuto un andamento laterale. I dati economici più deboli indicano una domanda contenuta. Il settore dei metalli preziosi rimane molto solido alla luce del recente aumento dei rendimenti reali.

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